La mostra


“In una nuvola di colore – Pinin Carpi in mostra” si sviluppa attraverso cinque percorsi tematici che mettono in luce alcuni elementi chiave della produzione dell’illustratore.

Il titolo della mostra richiama elementi della creazione artistica dell’illustratore Pinin: prima di tutto da una nuvola di acquerello sul foglio parte quasi sempre la realizzazione concreta dell’immagine, a cui viene data forma con una penna a china. ‘Una nuvola di colore’ descrive inoltre l’azione creativa su cui si concentrava anche il narratore Pinin, preoccupato di rivitalizzare ogni esperienza, trovare il risvolto gioioso e vincente su ogni meschinità del vivere.

Questa mostra ha una storia e un taglio molto particolare, si potrebbe dire quasi affettivo; dobbiamo infatti l’idea della mostra e la scelta delle 30 opere alla figlia di Pinin, Susanna e il suo punto di vista sull’opera del padre è uno dei tratti caratteristici di un’iniziativa che dice molto di Pinin, ma anche della sua famiglia e dei suoi luoghi.

Una prima sequenza tematica riguarda appunto Carpi stesso e la sua idea di famiglia e di casa. Alla famiglia Carpi è stata recentemente dedicata la mostra Focus: Aldo Carpi. Il sogno, un’aria di famiglia al Museo del Novecento (Milano, 14 aprile – 4 settembre 2011).

Una serie di illustrazioni dedicate ai paesaggi naturali introducono la parte centrale del percorso, il tema del perdersi nel bosco ricorrente in molte storie di Pinin Carpi e metafora di uno smarrimento solo apparente che permette di accedere a mondi magici e nascosti, consentendo ai protagonisti delle storie di vivere avventure fantastiche e indimenticabili. Quasi che Carpi volesse lanciare ad adulti e bambini il consiglio di non smettere mai di esplorare nuovi sentieri e di avventurarsi nei mondi fantastici che nascondono, perché arricchiscono le nostre esistenze ferme tra abitudini e razionalità.

Ai grandi mondi fantastici è dedicata una specifica sezione della mostra.

Le prime illustrazioni che Pinin Carpi ha realizzato sono state dipinte proprio a Mondonico nell’estate del 1975 e ad esse è dedicata una specifica parte della mostra. Al visitatore non sarà difficile individuare le influenze che i boschi, i sentieri, i prati e le persone della Brianza possono aver avuto nel percorso espressivo e nelle storie di Pinin Carpi. Anche gli spazi domestici rappresentati nella prima sequenza della mostra sono riconducibili ai locali di Casa Carpi a Mondonico.

Infine l’ultima parte completa il profilo artistico dell’illustratore attraverso opere caratterizzate da temi vari ma ricorrenti nella sua produzione.

Alle opere sono affiancate brevi citazioni dai racconti che meglio di qualunque didascalia ‘spiegano’ le stesse.

La location scelta per la prima nazionale di questa mostra non è casuale. Si tratta della casa che fino al 1976 è stata la residenza estiva della famiglia Carpi, situata a Mondonico, una caratteristica frazione del paese di Olgiate Molgora, nella Brianza lecchese. A questo luogo i Carpi sono legati da profondi vincoli affettivi: qui avvenne l’arresto durante la Seconda Guerra Mondiale del padre di Pinin, Aldo Carpi, in seguito deportato nel campo di concentramento di Gusen. La casa è stata messa gentilmente a disposizione dagli attuali proprietari Sig.ri Casati.

Nell’ambito della mostra a Casa Carpi sono proposti dei laboratori per i bambini per avvicinarli alla fantasia e alla creatività di Pinin Carpi [vai a “I laboratori di Cora”]

Vai alla foto gallery completa dell’allestimento presso Casa Carpi a Mondonico (Lc)

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