Pinin Carpi

Foto di Giovanna Borgese

(1920-2004)

Pinin Carpi è nato nel 1920 a Milano, in una casa poco lontana da un ponte sul Naviglio, da una famiglia di artisti. Ha cominciato sin da bambino a scrivere e a illustrare storie, confezionando veri e propri libri con forbici e colla.

Sono sempre vissuto vicino ai bambini, in mezzo a loro, – dice Carpi – e per i miei figli ho inventato favole, filastrocche e canzoncine, sorprese per migliaia di sere. Quasi tutti i miei libri, pubblicati o no, li ho vissuti insieme ai bambini e sono stati formulati in ogni minima emozione con il loro aiuto.

Del 1964 è il primo romanzo pubblicato per l’infanzia, Cion Cion Blu.
I suoi primi libri sono illustrati da altri. Sino a che un giorno la moglie del libraio Roberto Denti gli chiede una dedica a un libro. Per fare una cosa particolare Pinin accompagna la dedica con un acquarello. Così nel 1972 con Le avventure di Lupo Uragano comincia la sua avventura di illustratore. Per molto tempo lo affianca la moglie Marilena Rescaldani, disegnatrice colta e raffinata. Se Marilena disegna prima e colorisce poi per Pinin non è così, nel suo lavoro si ha, per usare le parole di Rolando Bellini, “una simultaneità di eventi, pittorici, grafici, pittografici e segnici, che bene corrispondono alla sincronica crescita del testo scritto”.

“Il tratto di Pinin Carpi è facilmente riconoscibile: delicato, leggero e allo stesso tempo preciso e incisivo. L’insieme di testo e disegno è perfetto. Stimolante per la fantasia di un bambino e non solo. I suoi disegni hanno la stessa leggerezza dei sogni con la materialità del reale. Sono attenti, strettamente legati al testo, ma anche forti e autonomi, fantastici. Le illustrazioni di Pinin sono dei piccoli dipinti palpitanti in cui il lirismo di fondo non è mai stucchevole. Di fronte alla sapienza grafica, agli arabeschi, al tratto elegante, vengono in mente le illustrazioni dell’inglese Arthur Rackam, amato da Pinin”.

Di Pinin Carpi sono anche una serie di fiabe sui quadri di artisti come Klee, Van Gogh, Rousseau, Matisse, e tanti altri titoli fortunati, tra i quali ricordiamo Alla scoperta dell’arte (Mondadori) e l’enciclopedia “antienciclopedica” Il Mondo dei bambini (UTET).

“Uno dei nemici di Mauro, tra i personaggi più conosciuti di Pinin, è il Ministro Biagio Codegoni Strazzi, detto Ganascia d’Acciaio, il cui richiamo ai ministri degli anni Settanta e Ottanta rappresenta quel mondo falso e arrogante degli adulti dal quale Mauro si defila. Proprio in questo senso si avverte la somiglianza con il padre Aldo. La somiglianza non è formale, stilistica, bensì etica, ideologica. Mauro di Pinin non è molto distante dagli Arlecchini di Aldo Carpi, che per usare le sue stesse parole sono imprendibili come la nuvola“.

I virgolettati sono tratti dal libro “Il mondo dei Carpi – Una famiglia di artisti lungo il ‘900

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5 pensieri su “Pinin Carpi

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